Looking for Charlie 16 november to 6 december 2011

2011-11-21

LOOKING FOR CHARLIE

Documentario realistico partecipato e incisioni d’arte come romanticismo frustrato di guerra, passione e desiderio.

Participatory realist documentary and printmaking as thwarted war romance, longing and desire.

Penelope Trotter.

Per Gilles Deleuze, il cinema contemporaneo e’ un cinema del tempo che produce ‘un’immagine del pensiero’, come un processo che non puo’ essere riassunto in un tutto logico.

For Gilles Deleuze, contemporary cinema is a cinema of time that produces ‘an image of thought,’ as a process that can’t be summed up into a rational whole.

Rosalind Krauss afferma che l’artista visivo contemporaneo unisce alle sue forme altri medium come il film per esempio per creare significati psicologici simili per la propria opera.

Rosalind Krauss states that contemporary visual artists combine their forms with other mediums such as film to create similar psychological meanings for their work.

Questa istallazione affianca un documentario realista e partecipativo all’incisione artistica per creare immagini del tempo psicologiche per il mio pubblico. “Looking for Charlie” e’ un’opera dove con il permesso di mia nonna, io provo a trovare un soldatio americano di nome Charlie del quale lei era stata innamorata da quando era di stanza a Melbourne durante la seconda guerra mondiale.

This installation combines participatory realist documentary with printmaking to create psychological “time-images” for my viewers. ‘Looking for Charlie’ is a work where under the permission of my grandmother, I endeavoured to find the American soldier named “Charlie” with whom she has been in love with since he was stationed in Melbourne during World War Two.

Esplora il mio uso di diversi medium espositivi per immergermi nelle emozioni di mia nonna. L’autore contemporaneo di documentari John Safran e l’artista surrealista Claude Cahun vengono da me analizzati alla ricerca di paragoni, specie nel caso dell’immersione di Safran nelle sembianze di altri individui nella sua serie Race Relations ( 2009).

It explores how I used these mediums in order to immerse myself into the emotions of my own grandmother. Contemporary documentary filmmaker John Safran and Surrealist artist Claude Cahun’s work are analysed as comparisons, particularly Safran’s immersion into the guises of other people within his ‘Race Relation’s series (2009).

Una ricerca su Google e su Ancestry.com per trovare Charlie viene esposta nel contrasto delle incisioni prodotte. Mi confronto in questa istallazione con aspetti del film Amelie di Montmartre di J.P.Jeunet e la documentazione di frammenti delle vite degli altri ottenuti nell’opera dell’artista fotografica e concettuale Sophie Calle per mostrare come questa opera riflette l’idea di rivertire i ruoli tradizionali dello sguardo maschile attivo e della donna come oggetto passivo del desiderio. I risultati della ricerca di Charlie vengono pensati nel contesto della teoria diJacques Lacan e del suo Rat in the Maze ( il ratto nel labirinto)per individuare le emozioni che il pubblico avverte circa una storia d’amore ostacolata, e per esplorare l’etica associata alla mia ricerca e la mia rappresentazione della ricerca di Charlie.

A Google and Ancestry.com search to find “Charlie” is displayed via some prints that I made for the exhibition. I relate through this installation to aspects of Jean Pierre Jeunet’s film ‘Amelie from Monmarte’, and the documentation of fragments taken from other people’s lives in the work of photo-conceptualist artist Sophie Calle to show how this art piece mirrors the notion of reversing traditional roles of the active male gaze and the passive female object of desire. The results of the search for Charlie are then thought out in terms of Jacques Lacan’s “Rat in the Maze” theory to detail the emotions people experience regarding thwarted romance, and to explore the ethics associated with my searching for, and the presentation of the findings regarding Charlie.